7 maggio 2023

Janine Jansen e la Camerata Salzburg

  Janine Jansen suona così com'è, senza sofisticazioni, manierismi o camouflage di sorta. Non è perfettina, non ha quella compostezza istituzionale da solista macina-palchi di professione, ma una libertà danzante del gesto che è la stessa che mette nella musica. È una combinazione che funziona a meraviglia con Mozart, che le riesce con quella spontaneità di chi non la butta né sul ipervirtuosismo-meccanico né sull’espressività melliflua un tanto al chilo. È un Mozart naturale, svincolato, acquoso. Sia nel Concerto per violino n. 5 "Türkish" in la maggiore, K 219, dipanato con classe talmente consapevole da non necessitare di sottolineature né ammiccamenti, incluso un Adagio così "giusto" nella sua “mesotes”, sia nel Concertone in do maggiore per due violini e orchestra, lavoro dalla forte impronta italiana affrontato in coppia con Gregory Ahss, spalla della Camerata Salzburg.

   La quale Camerata Salzburg, che arriva al Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone nel giro di una tournée europea che in Italia passa anche da Modena e Pistoia, propone accanto ai due concerti la Sinfonia in sol maggiore “Alte Lambacher” e la (meno interessante, almeno musicalmente) Sinfonia n. 1 in mi bemolle maggiore, prodigiosa solo se rapportata all’età del compositore allorché la elaborò, nel 1764. Se c'è poco da dire sulla qualità strumentale di quella che è una delle migliori formazioni cameristiche in circolazione, ciò che colpisce, rispetto ad altri ensemble autogestiti, è la capacità di suonare coerentemente e con coesione anche forzando un'idea musicale oltre la semplice esecuzione. Il Mozart dei Salisburghesi - e d'altronde chi meglio di loro? - non è un compitino ottimamente confezionato, ma è restituito da un punto di vista personale, con tensione, vivacità, una varietà di dinamiche quasi sorprendente in rapporto alla dimensione dell'orchestra e scelte di articolazione incisive e mai banali.

   Successo da stadio per Janine Jansen e orchestra sia dopo la prima parte che a termine del concerto.


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